Il MONDO DEI GIOCHI COME STRUMENTO DI SOCIALITÀ E INTEGRAZIONE
SOCIALITÀGDR


Fin dalla loro nascita nell'antichità, i giochi ci accompagnano nella nostra vita e ci permettono di passare il tempo, soli o in compagnia, in un modo piacevole e che ci mette alla prova.
Nell'età contemporanea la cosa non è affatto cambiata, dividendosi piuttosto in categorie dettate dalle nuove tecnologie. Dalla nascita del primo videogioco OXO, nel 1952, e dalla pubblicazione ufficiale del primo manuale gdr Dungeons & Dragons nel 1974, la fantasia di molte menti non aveva più limiti e queste nuove pubblicazioni ben presto conquistarono cuori e menti.
Questi giochi possono essere affrontati in solitaria eppure pare non esserci gioia maggiore per gli appassionati di trovare qualcun'altro che conosca ciò che amano e passare il tempo insieme a discuterne o giocare.
Questo lato della natura dell'uomo, così forte e spontaneo, ha permesso negli anni non solo la creazione di community ed eventi ma anche di grandi amicizie.
Chi non ha passato i pomeriggi da giovane con gli amici a giocare a qualche videogioco? O le sere a ruolare in sessioni di gdr?
Chiunque fosse appassionato poteva partecipare e divertirsi, senza distinzione di età, sesso, etnia o religione. La possibilità di immergersi in un nuovo mondo il cui limite era solo sè stessi ha infiammato le menti dei giocatori, la cui passione è cresciuta sempre più ed è stata tramandata alle nuove generazioni.
In passato i cosiddetti "nerd", solitamente esclusi, trovavano un posto in cui poter essere sè stessi con altre persone dai gusti affini. Oggi invece la connotazione dispregiativa del termine sembra sparita e pare che tutti, in qualche modo, abbiano fatto parte di questo mondo e abbiano passato ore felici insieme ad esso.
È bello vedere ciò che i giochi sono riusciti e tutt'ora riescono a fare a livello di integrazione ed è ancora più bello essere parte di tutto ciò.